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ON THE STAGE. Arti e comunicazione sociale per l’impegno giovanile a Scutari

Titolo del progetto: ON THE STAGE. Arti e comunicazione sociale per l’impegno giovanile a Scutari
Paesi coinvolti: Italia e Albania
Regioni/Dipartimenti/Comuni: Scutari e Milano
Durata del Progetto: un anno

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Descrizione del progetto

“On the Stage” si pone in continuità con il precedente progetto realizzato dall’associazione Dora e Pajtmit, “In out Kanun”, a favore del rafforzamento associativo degli immmigranti albanesi in Italia quale ponte culturale tra i due paesi. Dall’osservazione dei bisogni del territorio e dalle politiche messe in atto dal governo albanese si è individuato nel turismo un importante motore per lo sviluppo e la crescita professionale dei migranti e della popolazione locale. Gli interventi che verranno attuati nei dintorni di Scutari, nel nord del paese, porteranno anche ad una valorizzazione del patrimonio artistico locale e alla promozione del turismo in zone ancora poco conosciute.

Obiettivo generale: Favorire lo sviluppo di una società civile nel nord dell’Albania, che affronti le problematiche sociali del paese, anche attraverso la valorizzazione dell’esperienza migratoria.

Obiettivi specifici:

  1. Favorire la tematizzazione di questioni sociali quali la differenza di genere e la condizione giovanile, che risultano problematiche trasversali alla società albanese ed italiana, attraverso i linguaggi artistici;
  2. Promuovere il volontariato giovanile quale strumento di presa in carico da parte della società civile delle problematiche del territorio, e quale occasione di scambio fra comunità di paesi diversi;
  3. Attoivarsi per il recupero di luoghi artistici dimenticati, quali il castello di Drisht nei pressi di Scutari, per una loro valorizzazione a livello di turismo locale.

Attività previste e metodologie adottate

  1. Realizzazione di un laboratorio di teatro sociale per i giovani di Scutari sulla tematica della differenza di genere. Il punto di partenza è una ricerca di tipo etnografico sulla questione di genere nella società del nord dell’Albania, per coinvolgere poi il vissuto e le esperienze dei partecipanti alle sessioni di laboratorio. Durante lo svolgimento del laboratorio vengono realizzati micro spettacoli di teatro urbano in alcune zone della città come provocazione e occasione di riflessione sul tema prescelto. L’esito del laboratorio sarà la realizzazione di uno spettacolo pubblico a Scutari sulla tematica di genere.
  2. A Masate e Cernusco sul Naviglio sono in corso due laboratori di cortometraggio: “Percorsi di costruzione di due film del reale dedicati a realtà di integrazione multiculturale”.
  3. Sempre a Milano verrà avviato un percorso di formazione per conduttori di laboratori di teatro sociale e comunitario, operatori educativi, insegnanti, sull’utilizzo delle pratiche performative ed artistiche per promuovere processi di inclusione sociale e di intercultura. Parteciperanno al percorso anche i conduttori del percorso di teatro sociale a Scutari, in modo da favorire le sinergie fra le attività in Albania e in Italia.
  4. Produzione di un fumetto sul tema del kanun in italiano e albanese. La distribuzione del fumetto avverrà soprattutto presso le scuole superiori coinvolte nel progetto a Scutari, e presso le scuole superiori di Milano e provincia, dove IPSIA e le ACLI già organizzano percorsi di educazione alla cittadinanza mondiale.
  5. Organizzazione del concorso fotografico “Istantanee dal mondo”, che Ipsia svolge annualmente, con una sezione speciale sul tema del volontariato aperta alla partecipazione di fotografi dilettanti italiani e albanesi. Alcune delle foto presentate per il concorso saranno esposte in una mostra fotografica allestita in Albania ed in Italia.
  6. Realizzazione di un campo di volontariato internazionale nelle aree di Scutari e dei villaggi dei dintorni, con la partecipazione di giovani italiani e albanesi, all’interno del progetto di volontariato internazionale di IPSIA “Terre e Libertà”.
  7. Formazione di nuclei familiari di Drisht sulla ricettività turistica, perché la zona interessata possa divenire una piccola attrazione per il turismo locale. I volontari di Dora e Pajtimit in loco e in Italia si impegneranno nella pubblicizzazione del sito turistico presso le agenzie locali, in modo che possa comparire su guide e siti ed essere eventualmente inserito in itinerari che attraversino il nord dell’Albania. Sempre a Drisht verranno svolte alcune attività previste dal progetto per valorizzare questa zona come, ad esempio, le prove dello spettacolo da realizzarsi a Scutari, alcuni momenti del campo di volontariato estivo, l’allestimento della mostra fotografica.
  8. Avvio di una borsa lavoro nel settore turistico di sei mesi per una persona interessata a svolgere un’ attività nel settore turistico, privilegiando il segmento giovanile.

METODOLOGIA DI LAVORO

Il progetto si basa su una metodologia di lavoro multisituata e centrata sui migranti come “ponti culturali” con le società di origine. Dora e Pajtimit manterrà, con il supporto di IPSIA, il coordinamento del progetto, che punta ad armonizzare i diversi filoni di lavoro in cui sono coinvolte professionalità tecniche specifiche (teatro, arti grafiche, fotografia, turismo, ecc.). Ogni filone di progetto e azione prevederà una fase di ricognizione del contesto e verifica delle ipotesi progettuali, seguita da una implementazione monitorata delle attività e una fase di valutazione comune. Monitoraggio e valutazione andranno a costituire la reportistica del progetto in itinere. I partecipanti al laboratorio verranno selezionati in base all’interesse per il percorso e in considerazione ad un impegno effettivo già dimostrato nel tessuto associativo locale. Verrà data continuità al lavoro iniziato dall’associazione Dora e Pajtimit con il progetto di teatro sociale sul kanun, favorendo al contempo l’integrazione di nuovi elementi.

Ruolo e competenze dei migranti all’interno del progetto (umane, sociali, professionali, etc.)

L’associazione Dora e Pajtimit in questi anni di attività ha maturato una buona esperienza nell’ambito del co-sviluppo, anche grazie al progetto “In out Kanun” finanziato dal comune di Milano con il bando per il co-sviluppo del 2007. Dal lavoro svolto dall’associazione e dalla presenza della controparte locale in Albania è nata l’esigenza di avviare azioni di sensibilizzazione sul tema del Kanun e del volontariato internazionale. DeP ha il ruolo di controllo delle diverse fasi del progetto, di coordinamento con i partner in Italia e in Albania e di supervisione.

Uno dei soci di Dora e Pajtimit sarà coinvolto come formatore junior, sotto la supervisione del prof. Claudio Bernardi e con la collaborazione degli operatori del CRT, nel percorso di teatro sociale a Scutari.

Risorse professionali e strumentali

Il progetto riunisce molteplici competenze professionali, specifiche di ogni filone di lavoro e linguaggio artistico. Le attività proposte sono coordinate e organizzate da attori del territorio che hanno maturato competenze specifiche nell’ambito in cui operano.

In particolare l’associazione Dora e Pjatimit e l’associazione New Age Era conoscono molto bene il contesto giovanile di Scutari e dintorni. Ipsia e le ACLI sono presenti in Albania dal 2004 nelle zone di Scutari e Tirana, con un lavoro di supporto ai migranti, che coinvolge anche il Patronato. L’ong ha inoltre una esperienza più che decennale nella strutturazione di proposte di volontariato giovanile a livello internazionale e sul territorio milanese. L’associazione Cyrano Comics svolgerà il ruolo di trasposizione della storia del Kanun in fumetto e curerà la stampa, mettendo a disposizione le competenze artistiche di disegnatori e sceneggiatori. L’Università Cattolica, in particolare il professore Claudio Bernardi, sarà di supporto per il lavoro di formazione degli operatori nell’ambito del teatro sociale e garantirà la supervisione scientifica del progetto artistico. L’associazione CRT metterà a disposizione le competenze dei propri operatori di danza e teatro sociale per le attività con i giovani della periferia di Milano per la formazione degli operatori sociali.

Il progetto si avvale del supporto logistico e delle attrezzature informatiche (computer, utenze, connessione internet) degli uffici IPSIA a Scutari e Milano, che sono un luogo di appoggio per i volontari di Dora e Pajtimit nell’implementazione del progetto. Vengono inoltre valorizzati ed utilizzati gli strumenti di comunicazione (siti, newsletter, blog, ecc.) di IPSIA, come la piattaforma di comunicazione e visibilità delle azioni svolte.

Risultati attesi

1. Cinquanta giovani e dieci operatori ed educatori sociali complessivamente formati sui linguaggi del teatro sociale e dell’audiovisivo in Albania e Italia

2. Distribuite di 3.000 copie di un fumetto bilingue sulla tematica del Kanun fra Italia e Albania

3. Cento partecipanti al concorso fotografico sul tema del volontariato, di cui almeno il 30% albanese

4. Realizzato un campo di volontariato a Scutari con il coinvolgimento di almeno 5 giovani del posto

5. Formati 15 nuclei familiari di Drisht sulle nozioni base di ricettività turistica

6. Realizzato almeno un evento di progetto a Drisht, con la partecipazione dei locali

7. Avviata una borsa lavoro nel settore turistico in Albania

Impatti previsti (socioculturali, economici, ambientali, etc.) in entrambe le componenti

Il progetto mira ad avere principalmente un impatto di tipo socio-culturale, sia in Italia che in Albania. A Scutari verrà affrontata la tematica di genere, che rappresenta a tutt’oggi un fattore di discriminazione centrale nella società albanese, e verrà mantenuta alta l’attenzione sul fenomeno ancora attuale del kanun. Si consoliderà inoltre una cultura della partecipazione sociale e del volontariato, a partire dal consolidamento del nucleo di volontari di Dora e Pajtimit e della presenza di volontari italiani durante il periodo estivo. La valorizzazione del nucleo di Drisht porterà progressivamente prospettive di sviluppo e investimento inedite nel piccolo centro abitato, inserendolo nelle trasformazioni in atto in Albania tutelandone al contempo il valore storico. In Italia verranno parallelamente sviluppate iniziative a favore delle aree urbane periferiche e della promozione del volontariato, per una valorizzazione della partecipazione giovanile alle iniziative di recupero sociale del territorio.

La scelta di lavorare nell’ambito socio-culturale non esclude però un obiettivo indiretto di impatto economico: la strutturazione di professionalità artistiche e comunicative nei giovani, insieme alle esperienze di volontariato e gli scambi internazionali, vorrebbero rafforzare competenze trasversali utili per l’inserimento nel mondo del lavoro, che soprattutto nel nord dell’Albania offre possibilità ancora limitate.

A livello ambientale ed economico si punta, nella componente turistica, ad una valorizzazione del nucleo di Drisht che non ne snaturi il paesaggio e che rappresenti la precondizione per un minimo introito per i residenti.

Sostenibilità (finanziaria, sociale, ambientale, etc.) per entrambe le componenti

La sostenibilità delle attività intraprese si basa principalmente su due fattori. Da una parte sul rafforzamento dell’associazione Dora e Pajtimit, che già in passato ha garantito attraverso i propri volontari continuità alle azioni sviluppate indipendentemente dai progetti in corso. Il percorso di crescita delle competenze gestionali dell’associazione, vorrebbe portare gradualmente ad una sua autonomia nella capacità di attrarre fondi locali ed internazionali. Il secondo fattore è il coinvolgimenti di partner solidi e la valorizzazione di attività in essere, la cui sostenibilità è garantita dalle organizzazioni promotrici.

A livello sociale si lavora su trasformazioni culturali di medio-lungo periodo. La sostenibilità delle transizioni in atto sulle tematiche di genere, piuttosto che rispetto al kanun, sono gli obiettivi stessi del progetto, a cui questo può dare impulsi che favoriscano una evoluzione delle stesse in termini di apertura al confronto e alla riflessione.

L’appoggio del Comune di Scutari e del Provveditorato agli studi locale favoriscono la replicabilità delle azioni e ne garantiscono la sostenibilità istituzionale.

Il livello ambientale è toccato in misura limitata dal progetto, e in esso sono garantite le attenzioni per la sostenibilità dell’iniziativa.