Sono quattro i libri in corsa per il PREMIO ALLA TRADUZIONE FJALAFEST 2024, bandito da Albania Letteraria, Slow Mill e Dep Dora e Pajtimit e finanziato dal Centro del Libro e della Lettura, che premierà la migliore traduzione dall’albanese all’italiano realizzata tra il 2021 e il 2023. Il Premio verrà conferito il 19 maggio, nel contesto della prima edizione di FjalaFest, il Festival della Letteratura Albanese, che si svolgerà il 18 e il 19 maggio presso gli spazi del Centro Culturale Slow Mill di via Volturno 32 a Milano, organizzato da Albania Letteraria, Dep Dora e Pajtimit, il Centro Culturale Slow Mill e finanziato da OIM e da Fondazione Cariplo.
Il Kinostudio. La vecchia Albania di Gëzim Qëndro, Rubbettino Editore 2022, nella traduzione di Caterina Zuccaro, Il dittatore in croce di Mira Meksi, A&B Editrice 2023, tradotto da Giovanna Nanci, Il palazzo dei sogni di Ismail Kadare, nella nuova edizione de La Nave di Teseo Editore, 2023, con la trasposizione di Liljana Cuka Maksuti e Flama di Tom Kuka (Enkel Demi), Besa Muci Editore, 2022, tradotto da Valentina Notaro sono i titoli arrivati in finale. A giudicarne le traduzioni una giuria d’eccellenza.
Detiene la presidenza Matteo Mandalà, professore ordinario presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Palermo, uno dei più apprezzati albanologi contemporanei. Membro onorario dell’Accademia delle Scienze in Albania dal 2016 e dell’Accademia delle Scienze e delle Arti della Kosova dal 2017, è autore di diversi libri e saggi.
Carlo Pellicano è Presidente della CIM Albania, Confederazione Italiani nel Mondo. Collaboratore giornalistico per diverse testate, consulente human resources e internal auditor per l’ufficio della Cooperazione allo Sviluppo dell’Ambasciata d’Italia a Tirana dal 2009, insegna Lingua Italiana per vari livelli presso la Società Dante Alighieri di Tirana e si occupo di language coaching e didattica in Italiano settoriale presso Assist Digital.
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